Normandia

Tra tutti gli scenari disponibili per una invasione dell’Europa, lo sbarco in Normandia era ed è tuttora considerata l’alternativa più promettente. Nella seconda metà del 1943 viene avviata la selezione di una zona di sbarco adatta a portare sul continente europeo consistenti forze Alleate attraverso la Manica, limitando la ricerca a ovest da Brest, fino alle coste dell’Olanda a est . Un’area che può sembrare ampia, se non si considera l’estensione complessiva dei domini del Reich in quel momento. 
L’afflusso di rifornimenti più importante dagli USA è diretto verso il Regno Unito attraverso l’Atlantico su una una rotta ormai affidabile e quindi si tratta di allungare le linee di rifornimento del minimo necessario. Anche solo le motivazioni logistiche giustificano la scelta.

Un importante fattore è dato dalla totale superiorità aerea conquistata dagli Alleati sulla Francia. Se l’efficacia dei bombardamenti strategici Alleati sulle zone industriali della Germania è discussa, sicuramente l’effetto più immediato consiste nell’avere costretto la Luftwaffe a impiegare le proprie forze in difesa del territorio nazionale, ritirando gli squadroni di intercettori dalla Francia e dall’Olanda verso la Germania. Questa scelta strategica offre la superiortà aerea del teatro delle operazioni agli Alleati . Un vantaggio che deve essere assolutamente sfruttato.

Analizzando le coste del continente Europeo che si affacciano sulla Manica, la Normandia risponde in pieno alle esigenze degli Alleati.
Le zone di sbarco sono infine fissate nella regione del Calvados, dove si trovano le spiagge Omaha, Gold, Juno, Sword e alla base della penisola di Cotentin, dove si trova la spiaggia Utah.
La penisola del Cotentin protegge queste coste dalle tempeste che provengono dall’Atlantico, che avrebbero reso difficile lo sbarco se fosse avvenuto nella costa occidentale del Cotentin o in un’altra zona più ad ovest.
Nell’immediato entroterra sono presenti buone vie di comunicazioni, che avvantaggeranno una forza in rapida avanzata e rispondono alla esigenza di accumulare nel minore tempo possibile una forza d’invasione abbastanza forte da resistere ad una controffensiva.
Le spiagge inoltre sono distanti dai porti fortificati di Cherbourg e Le Havre quanto necessario per evitare il fuoco a lungo raggio dell’artiglieria costiera, ma tanto da consentirne l’occupazione entro pochi giorni dopo lo sbarco.

Tutti i fattori climatici e morfologici sono attentamente analizzati dagli Alleati. La preparazione degli sbarchi può contare su una quantità enorme di informazioni affidabili e dettagliate, fornite direttamente dalla ricognizione aerea, da sopralluoghi delle spiagge e dalla Resistenza francese.

Un elemento che sfugge alla meticolosa opera di analisi degli Alleati costituisce una delle più evidenti caratteristiche della campagna Normanna. I campi sono delimitati da alte siepi praticamente impossibili da scavalcare o attraversare e le strade che costeggiano i campi sono separate da un argine. Questo permette a un difensore di usare le strade come trincee, potendo sparare su un campo aperto al riparo di un argine e mimetizzato dalla siepe. L’addestramento delle truppe non considera questa caratteristica del terreno, che nelle settimane di guerra nell’entroterra causerà perdite elevatissime tra gli Alleati.

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