Questo sito ha richiesto da parte mia un impegno significativo di tempo e risorse, quindi spero possa piacere ed interessare i visitatori.
Come ho già anticipato nella home page, l’obiettivo principale del sito è di rendere omaggio a tutti coloro che si impegnarono, anche a costo della propria vita, nell’affermare il valore della Libertà: ho voluto realizzare un semplice “monumento digitale”, che possa durare nel tempo.
Ringrazio le persone che hanno contribuito, direttamente o indirettamente, alla realizzazione di questo lavoro.
Mia moglie Silvia mi ha sempre appoggiato nella realizzazione del sito. Mi ha fatto ritrovare il giusto spirito quando periodicamente perdevo lo stimolo a dedicare risorse in qualcosa che, forse, è inutile (quanti siti esistono sul D-Day? Moltissimi). Ha sempre seguito i progressi ed ascoltato per ore le idee, gli aneddoti ed i dilemmi sulle divergenze tra le fonti. È la mia prima utente e tester del sito. Il sito costituisce una parte dei “festeggiamenti” della famiglia Bedin per il 60° Anniversario del D-Day: questa estate andremo per due settimane in Francia nella valle della Loira e in Normandia. Sarà un viaggio importante, specialmente per me: sono posti che conosco e di cui leggo da anni, praticamente da sempre, ma che ancora non ho visitato. Sono felice di poterci andare con Silvia, sarà un viaggio carico di significato e lei è la persona con cui desidero condividerlo.
Mio nonno materno Augusto ha prestato servizio nell’aereonautica militare italiana durante la seconda guerra mondiale. I racconti della prigionia a Monaco in Germania e della sua liberazione da parte degli americani hanno influito molto, fin dalla mia infanzia, sul mio interesse verso la seconda guerra mondiale e in misura ancora maggiore verso l’America. La descrizione dei G.I. che lo liberarono mi ha trasmesso una immagine unica e, credo, molto realistica dei liberatori. La memoria di chi ha vissuto direttamente quegli avvenimenti ha un immenso valore e mi dispiace di non avere avuto il tempo di conoscerlo di più.
Andrea è un amico che molti anni fa (diciamo circa 15 anni fa) mi ha introdotto alla strategia e storia militare ed ai giochi di strategia militare su computer. In particolare ho assimilato da lui l’interesse verso i teatri minori della seconda guerra mondiale come Burma e la Norvegia.
La mia famiglia ha sempre incoraggiato il mio interesse verso la storia e grazie ad essa ho sempre potuto riempire la libreria di ogni libro che volessi leggere.