Maggio 1940: ha inizio l’invasione tedesca sul fronte occidentale. La Francia capitola poche settimane dopo, schiacciata sotto il peso delle forze corazzate naziste che penetrano e aggirano diversi settori del fronte, in seguito a gravi errori strategici e politici. Il governo in carica si dimette all’arrivo dei nazisti a Parigi ed un nuovo governo, presieduto dal Maresciallo Petain, viene insediato. L’armistizio con la Germania Nazista viene firmato il 22 giugno 1940 e prevede la divisione del territorio francese in due parti, la Francia occupata a nord controllata dai nazisti e la Francia di Vichy a sud, formalmente indipendente come le colonie oltremare, ma di fatto collaborazionista del Reich.
Il diffuso malcontento generato da questa scellerata decisione fornirà le basi per la nascita di uno dei movimenti di Resistenza più importanti d’Europa.
Al momento della capitolazione una parte delle forze armate francesi sta evacuando dal porto di Dunquerque verso la Gran Bretagna insieme al Corpo di spedizione britannico. Attorno al generale Charles De Gaulle si concentrano soldati ed ufficiali delle diverse forze armate, che si oppongono alla resa e costituiranno un importante nucleo della Francia Libera. Queste forze parteciperanno alla Liberazione della Francia insieme alle truppe Alleate, dando un importante contributo.
I cittadini si organizzano autonomamente in una galassia di gruppi e organizzazioni che resistono all’occupazione e collaborano attivamente con i servizi segreti britannici (SOE) ed americani (OSS). L’attività della Resistenza francese dura dall’inizio delle ostilità, nel giugno 1940, fino alla fine della guerra. I cittadini riuniti nella Resistenza combattono sul suolo francese una sanguinosa guerra sotterranea fatta di sabotaggi, incursioni e ricognizioni, confrontandosi con l’esercito tedesco e la polizia di Vichy, ma soprattutto con la parte più orribile del Terzo Reich: la Abwher, la Gestapo e le SS. Queste organizzazioni fanno uso di ogni mezzo terroristico e non riconoscono alcun diritto ai prigionieri, torturandoli e compiendo rappresaglie contro i civili.
La Resistenza francese contribuisce alla preparazione dell’operazione Overlord raccogliendo ampie e dettagliate informazioni riguardanti le unità e le fortificazioni tedesche, cooperando con i numerosi team combinati di agenti francesi, inglesi del SOE ed americani dell’OSS infiltratisi nel territorio.
Dalla notte del primo giorno dell’invasione tutti i gruppi partigiani, rimasti per lo più in silenzio nelle settimane precedenti, si attivano per colpire obiettivi vitali per la riuscita dell’invasione: centrali e linee telefoniche, snodi ferroviari, depositi di munizioni e mezzi. Appena possibile i gruppi di resistenti stabiliscono contatti con le unità Alleate e cooperarono come guide e avanguardie.
Man mano che il suolo francese viene liberato, le unità partigiane aumentano di consistenza ed insieme alle unità militari della FFI (Forces Françaises de l’Intérieur), guidata dal generale De Gaulle, combattono contro i tedeschi, rappresentando la rinascita della Repubblica Francese.